RECENSIONE: Amore ho perso l'aereo di Silvia Menini


Sabrina è una ragazza in età da marito, con due pretendenti: Luca, fidanzato storico con cui sta per sposarsi, e Massimo, l'altra metà della mela. Durante una romantica fuga a New York Massimo chiede a Sabrina di sposarlo e lei, in preda al panico, scappa via. Cerca rifugio e consolazione da sua zia a Pittsburg, ma una serie di eventi renderà difficile raggiungerla e un nuovo colpo di scena apre la via al sequel di questa storia. Chi sposerà Sabrina?

A volte capita che mentre si sta seguendo la via tracciata dal fiume della vita, un imprevisto ci faccia trovare difronte al bivio. Ci si trova allora a dover scegliere tra la comodità e l'abitudine di una vita già stabilita e il brivido dell'ignoto. Quello che precede la scelta è ciò che Silvia Menini ci fa vivere con il suo racconto. Ironia, fluidità e leggerezza sono i tre aggettittivi che, secondo me descrivono al meglio questo breve romanzo. Un libro estivo, spensierato e che fa sorridere sotto l'ombrellone, ben scritto e scorrevolissimo: insomma una piacevole lettura!

Sono curiosissima di sapere come va a finire, ma dovrò aspettare il secondo appuntamento!

AMORE HO PERSO L'AEREO  è disponibile in versione e-pub su Ebookizzati qui: http://www.ebookizzati.it/ebook-amore-ho-perso-laereo-1-silvia-menini-satzweisscom-chichili-agency-idprd90533.html a soli 0,99 euro!

 Silvia Menini, che nella sua biografia si definisce un' “aspirante scrittrice, sognatrice convinta, perennemente in movimento”, ci ha concesso una divertente intervista, basata sul “se fossi”.

Ciao Silvia, benvenuta su Young adult-lit e Sul mio divano! Approfitto della tua vena ironica per farti conoscere dai nostri lettori in maniera non convenzionale. Pronta per la “IF INTERVIEW”?

Prontissima!

Se fossi Silvia, una comune ragazza del 21° secolo, come ti descriveresti in 3 aggettivi?

- Geneticamente portata all’isteria, sognatrice, freneticamente e perennemente alla ricerca di qualcosa.

Sicuramente sarai un'avida lettrice, ma se fossi la protagonista di un libro, chi saresti?

- Il cane Montmorency di “Tre uomini in barca (per non parlare del cane)”. Sì, sì. Proprio lui.

Nella tua biografia si legge che ami scrivere più di ogni altra cosa al mondo, e lo fai giorno e notte. Se non fossi una scrittrice, cosa faresti?

- Assolutamente non mi considero una scrittrice. Non ancora, se non altro. Scribacchina, forse. Purtroppo è un mondo tosto e ho ancora molta, moltissima strada davanti a me. Ma sono una che non molla facilmente e scrivo e scrivo e spero. E porto tanti ceri in chiesa… che male non fa. Poi, non diventerò mai famosa… ma magari Santa sì. Comunque, per rispondere alla tua domanda… ho anche un’altra grande passione. Il vino. No, non sono alcolista. Sommelier.

Il tuo libro è davvero coinvolgente, si tratta di una storia autobiografica? A cosa ti sei ispirata?

- Diciamo che sono partita da un fatto che è realmente accaduto. Io, devi sapere, sono veramente una sfigata cronica quando si tratta di viaggi. Tutto quello che può succedere… succede. E io mi ritrovo a correre per aeroporti urlando “pistaaa” per non perdere una coincidenza, oppure rimango bloccata ore in aeroporto in attesa che capiscano se lo stormo di uccelli che ha cozzato contro l’ala dell’aereo ha arrecato danni o meno, oppure sono dirottata in altri aeroporti per overbooking assurdi (io arrivo in aeroporto sempre con largo anticipo) dove, appena messo piede, danno un allarme bomba. Insomma, le avventure non mancano e, per questo racconto, ho preso spunto da una vicenda realmente accaduta e l’ho romanzata… molto.

Mi piace tantissimo la tua tecnica narrativa così fluida e fresca. Hai dei modelli a cui ti ispiri?

- La mia vita quotidiana. Mi succede veramente di tutto. Dalle cose più bizzarre alle sfighe più inspiegabili. All’inizio mi arrabbiavo, scalciavo, mi strappavo i capelli cercando di capire cosa avessi di sbagliato. Ero stremata dall’energia che mi serviva per risolvere tutti i casini in cui mi cacciavo. Poi ho capito. Era divertente. L’ironia e l’autoironia sono stati così un modo per difendermi da tutto quello che di tragicomico mi succedeva, cercando di trovare sempre il lato comico nelle cose che mi succedono. Da qui, il mio modo di scrivere. Scrivo come penso e come parlo. Non so, in effetti, se è una cosa positiva…

Ultima IF QUESTION. Se non stessi scrivendo i sequel di “Amore ho perso l'aereo” (che aspetto con ansia!), cosa scriveresti?

- I 2 sequel (sono tre puntate in tutto) sono già scritti. Di getto. Fitti di misteri, di scoperte, di viaggi, di amori e stupori.
E ora sono nelle fasi finali dell'editing del mio primo romanzo che, se tutto andrà bene, uscirà il prossimo anno. E poi ne ho un altro da riscrivere. E poi un altro ancora in testa. Insomma… per i prossimi cinquant’anni sono a posto.

Grazie Silvia di esserti prestata a questo giochetto, spero di rileggerti presto!

- Grazie a te! E a presto.







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Festa dei popoli: Foto della Domenica 03/06/'12

Questa domenica, presso la Villa Sabucchi a Pescara, si è svolta la terza edizione della Festa dei popoli. 


C'erano tanti stand e banchetti organizzati dalle diverse associazioni culturali presenti alla festa. Ogni banchetto proponeva diverse attività come treccine, dolcetti, o altre cose tipiche.


Sul palco si sono esibiti artisti internazionali con balli e canti folkloristici, colorati e vivaci.



Nella festa era previsto anche un momento più serio con la preghiera per la pace. Ogni popolo ha recitato o cantato alcuni versi di una preghiera e alla fine tutti abbiamo letto una preghiera comunitaria per la pace.


Ognuno ha pregato il proprio dio in pace, è stato un momento davvero toccante.


La manifestazione si è conclusa con la sfilata dei popoli, di cui vedete le foto!


 Le lingue, le tradizioni, gli abiti e le culture dei popoli stanno scomparendo schiacciati dalla globalizzazione. Vederli in questa carrellata di colori fa intuire meglio la gravità di questa perdita.


Davvero il mondo è bello perchè è vario! La diversità è ricchezza, è gioia, è amore. Integrazione per me significa arricchimento, allargare gli orizzonti della mente a nuovi saperi, nuove culture. Siamo tutti uomini con ricchezze diverse.


Con questo post partecipo a "La foto della domenica" del blog Bim Bum Beta.

Buon lunedì

Chiara (Svamp)

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Vi consiglio un e-book estivo: "Come i mass media sanno ingigantirti la storia" di Grazia Ciavarella

Quest'ano sembra che la bella stagione non voglia proprio arrivare. Piove e fa ancora freddino, ma io non demordo e fingo che sia già in spiaggia con il mio libro estivo sotto l'ombrellone!
Questa volta mi sono lasciata sedurre dall'e-book, che ho letto comodamente dal mio pc tramite un'estensione Adobe reader. 


Abituata a leggere fan-fiction al computer, il passo non è stato molto lungo, nemmeno faticoso. Questo poi è un libro che scorre davvero come un fiume, l'ho finito senza nemmeno accorgermene!  

"COME I MASS MEDIA SANNO INGIGANTIRTI LA STORIA"

Trama:  La crisi economica non risparmia nessuno, neppure Isabella Solari, speaker dell’emittente radiofonica Dimensione Donna. Pessima cuoca e ritardataria, nel suo programma “Risparmio al centesimo” dialoga con i radioascoltatori, dispensando consigli per fare economia.Costretta a sopportare l’altera Blasa Viviana Pérez, il suo capo, dopo due lunghi anni rivede colui che tanto le è stato vicino in passato: Stefano Melis, ora pop star.Cosa succede quando la stampa gonfia il rapporto esistente tra la ragazza sconosciuta e il personaggio famoso? Tra la paura di un licenziamento, sfrontati vicini di casa e trucchi per economizzare, una storia all’insegna dell’ironia.

La protagonista è una moderna Biancaneve che scopre la cattiveria in ogni angolo e si sorprende della credulità di chi non sa o non vuole vedere oltre le apparenze. In questa storia però, la strega cattiva è solo chi, da un altro punto di vista, vede in anteprima la realtà e riesce a sfruttarla per i propri fini.
I classici Disney, di cui il libro è colmo di riferimenti, ci insegnano che esistono i buoni e i cattivi, ma nella realtà essi non sono nettamente distinti, ed è difficile individuarli quando si cambia il punto di vista. E' quello che avviene qui e tali riferimenti rendono più che mai contemporaneo questo racconto e indirizzato prprio alla società moderna, che, bombardata di notizie, perde l'orientamento e diventa credulona, per comodità, quieto vivere o, peggio, per abitudine.

Nonostante il titolo imponente, il racconto di Grazia Ciavarella è una storia leggera, ironica e dallo stile fresco, adatta ad una lettura sotto l'ombrellone. Difatti appartiene al genere letterario Chick-lit, o "letteratura per ragazze", sulla scia dello stile di Sophie Kinsella.

Ma non finisce qui! L'autrice, Grazia Ciavarella, mi ha gentilmente concesso una breve intervista che qui vi riporto!

Partiamo con la domanda più difficile: 3 pregi e 3 difetti!

Pregi: intelligente (come tutti gli esseri umani), riflessiva (a volte troppo), leale (così mi dicono). 
Difetti: impulsiva (quando non voglio saperne di essere riflessiva), orgogliosa (ahi ahi!), un po’ distratta.


Questa è la tua prima pubblicazione con una casa editrice. Immagino che sarai felicissima. Quale è stata la prima parola che hai detto quando hai saputo che saresti stata pubblicata e a chi lo hai detto per primo?

Immagini bene, Chiara! È una sensazione strana e bellissima allo stesso tempo.
La prima parola che ho detto? Nessuna. Una volta sentii il personaggio di Jo March in “Piccole Donne” (ora non ricordo però in quale trasposizione cinematografica del romanzo), esultare con questa frase: “Sono una scrittrice!”, subito dopo la sua prima pubblicazione. In quel mentre mi dissi: “Sarà la prima cosa che dirò anch’io quando mi capiterà. . . se mai dovesse capitarmi”. Quando invece ho ricevuto riscontro positivo da Roberta Gregorio della Chichili, ho fissato incredula la sua e-mail per non so quanto tempo. È stata l’unica cosa che sono riuscita a fare, senza emettere una sillaba.
La mia famiglia è stata la prima a saperlo, seguita a ruota dai miei migliori amici.

Nel tuo racconto ci sono pochi personaggi ma ben descritti a livello caratteriale. Ti sei ispirata a persone reali? Si può dire chi? ;)

Ti ringrazio per questo complimento, davvero. 
L’ispirazione per ogni personaggio, come per ogni altro elemento di una storia, scaturisce sempre dal mio vissuto, inclusa me stessa.
Nei personaggi di questo racconto c’è un po’ di me ovunque. Si potrebbe pensare che ciò sia insolito, eppure è una cosa comune in molti autori, contemporanei e non. Jane Austen, per esempio, in “Orgoglio e Pregiudizio” regalò a Lizzie il suo lato impulsivo e a Jane quello genuino.
Questo succede perché chi scrive, in un certo senso, si analizza. Scrivere, in fondo, è anche una sorta di autoanalisi.
Non mancano, naturalmente, riferimenti a persone che mi circondano. 

La tua grande passione sono i Vampiri vecchio stile (Bram Stoker docet!). Come sei riuscita a passare da uno stile narrativo gotico a uno così leggero?

Assolutamente! Amo il vampiro come figura letteraria da sempre; il vampiro “vero”, come giustamente hai sottolineato. Non è un caso se “Dracula” di Stoker è tra i miei romanzi preferiti.
Il gotico e il chick-lit sono per me due facce della stessa medaglia. 
Il primo rappresenta la mia parte cupa, un po’ decadente, solitaria; il secondo, quella prettamente femminile, scacciapensieri e che sa prendersi in giro.

Cosa c'è sul tuo desktop? Ovvero: cosa stai scrivendo?

A parte trame sparse qua e là, sto rifinendo un chick-lit iniziato l’anno scorso. Contemporaneamente sto lavorando a una storia per i più giovani. La narrativa per ragazzi è un altro campo che mi affascina e non poco.

Ringrazio Grazia, che potete trovare anche qui, e se volete leggere il suo libro lo trovate su ebookizzati in versione pdf leggibile dal pc e su amazon in versione eBook Kindle, per le più tecnologiche. Costa solo 0,99 cent!!!

Ve lo consiglio. Già vi vedo sotto l'ombrellone con il vostro Kindle e un tè freddo nell'altra mano!

Buon lunedì e buona settimana!


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Quasi amici: risate, emozioni e riflessioni.


Sabato scorso sono andata al cinema con mia madre a vedere QUASI AMICI. Ce lo aveva già consigliato mio fratello e così, sotto la pioggia torrenziale siamo uscite. 


La trama è semplice: l'aristocratico Philippe, divenuto tetraparaplegico a seguito di un incidente col parapendio, ha bisogno di un badante. Dopo una serie di colloqui assume Driss, ragazzo di periferia, apparentemente il meno adatto a questa mansione.


La storia raccontata è vera e, anche se triste, uscirete dalla sala col sorriso sulle labbra e il cuore leggero.


Il film tiene costantemente il filo teso tra emozione e risata, come in una montagna russa, si passa dalla lacrima alla risata anche nella stessa scena.
E' una commedia in stile Moliére, in cui si ride delle paure dell'uomo: l'handicap e i ragazzi disadattati di periferia.


Un altro punto a favore di questo film sono le colonne sonore, tra cui Fly di Einaudi... le note del suo piano toccano corde profonde del cuore e scandiscono i tempi narrativi del film a perfezione!


Dopo la risata è scatta la riflesione...


A VOLTE E' SOLO UNA QUESTIONE DI PAROLE.


HANDICAPPATO vs DIVERSAMENTE ABILE.


Lasciando da parte la connotazione negativa che accompagna la parola “handicappato”, essa significa “colui che ha un handicap, un problema”.
Diversamente abile” indica una persona che può fare le cose in maniera diversa. 
Entrambe le parole possono e vengono usate come sinonimi, ciò che cambia è l'atteggiamento che si ha nei confronti di queste persone.
Nel film Driss chiama più volte Philippe handicappato, la sua ironia fa perdere del tutto la connotazione negativa, tant'è che Philippe stesso ne ride. E' molto più offensivo chi cerca di proteggerlo da una vita normale perché non possibile “nelle sue condizioni”. Queste “condizioni” sono più nella nostra mente che nel corpo dei diversamente abili. 


Sono uscita dalla sala ricordando una frase di Jack Sparrow:


“Il problema non è il problema. È il tuo atteggiamento rispetto al problema. Comprendi?”


Qui il trailer del film:






Note tecniche:



USCITA CINEMA: 24/02/2012
GENERE: Commedia
REGIA: Olivier Nakache, Eric Toledano
SCENEGGIATURA: Olivier Nakache, Eric Toledano
ATTORI:
François Cluzet, Omar Sy, Anne Le Ny, Audrey Fleurot, Clotilde Mollet, Alba Gaïa Kraghede Bellugi, Cyril Mendy, Christian Ameri, Grégoire Oestermann, Joséphine de Meaux
Ruoli ed Interpreti

FOTOGRAFIA: Mathieu Vadepied
MONTAGGIO: Dorian Rigal-Ansous
MUSICHE: Ludovico Einaudi
PRODUZIONE: Quad Productions, Chaocorp, Gaumont
DISTRIBUZIONE: Medusa Film
PAESE: Francia 2011
DURATA: 112 Min

BUONA VISIONE!

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Pasqua Hand made (a grande richiesta Le uova dipinte da mia madre!)



Questo è uno dei centrotavola handmade preparato da mia madre artista!


Io ho svuotato le uova rompendo la parte inferiore e versando il contenuto in una ciotola per preparare un dolce.

Mia madre li ha colorati con degli smalti per unghia che non usava più. 
Ha fatto dei motivi geometrici e fiorellini. Ha poi ricoperto con uno strato di smalto lucido trasparente o giallino.


Qui invece le mia uova animate. Ho svuotato le uova e colorate in maniera uniforme con i colori a tempera.
Ho poi creato col cartoncino le orecchie del coniglio e il becco del pulcino.


Qui le cartoline di Auguri realizzate per uno swap. I coniglietti sono ritagliati da una spugna. Di spugna sono anche i profuma biancheria a forma di fiore di pesco. Ho ritagliato la forma, cucito le 2 parti e riempite con il cotone idrofilo. Basta spruzzare la fragranza desiderata!




Questi biscotti a forma di uovo in bustina, anch'essa decorata, decorati in pasta di zucchero mi sono stati regalati da una vera artista e mia cara amica: Vittoria. 


Qui le vedete meglio nel dettaglio. Non è bravissima? Se volete vedere cos'altro sa fare visitate il suo blog:



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Foto della Domenica di Pasqua - le" fracchie" + "l'antico vaso andava salvato"!


Come fuoco vivo si accende in noi
un'immensa felicità
che mai più nessuno ci toglierà
perchè Tu sei ritornato.
Chi potrà tacere, da ora in poi, 
che sei Tu in cammino con noi. 
Che la morte è vinta per sempre,
che ci hai ridonato la vita..


Probabilmente di origini pagane, legate al culto del fuoco purificatore, le Fracchie sono torce enormi, trainate su ruote. Vengono trainate da gruppi di uomini durante la processione serale del venerdì santo per illuminare il cammino della Madonna che va in cerca di Gesù morto.


 E' una tradizione, forse la più importante, del mio paese d'origine, San Marco in Lamis (FG). 


Le fracchie vengono costruite dai vecchi "mastri", gli unici che ancora custodiscono gli attrezzi e i segreti per la buona riuscita.








 Le torce sono di varie dimensioni, si parte da quelle piccole, tirate dai bambini (sono dolcissimi mentre urlano "ooooh issssssaaaaaaaa!!"), a quelle sempre più grandi.




Sono davvero suggestive, meritano di essere vissute almeno una volta nella vita!


Ho promesso a mia madre che avrei pubblicato anche la sua composizione pasquale, rinominata "l'antico vaso andava salvato", perché non ci ha permesso di toccare nemmeno un ovetto!


gruppo

"l'antico vaso andava salvato" ^____^


uova dipinte da mia madre con lo smalto per unghia!
 

eggs collection

Questa è stata la mia Pasqua, tra parenti, fidanzati, suoceri e cognati. Tutti in pace e allegria, tra chi crede e chi no, la rinascita è avvenuta. 
Spero di portare nel cuore a lungo questa sensazione e che mi aiuti ad affrontare la vita con la consapevolezza che c'è sempre la primavera, c'è sempre qualcuno su cui contare, che l'Amore vince su tutto.

Con questo post partecipo all'iniziativa "La foto della domenica" del blog BimBumBeta.

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IL MIO BLOG E' Co2 NEUTRAL

Partecipando alla lodevole iniziativa ambientalista promossa da DoveConviene.it, il sito che aggrega tutti i volantini promozionali e li rende consultabili online, ho permesso ad un nuovo albero di vedere la luce in una zona boschiva a rischio di desertificazione.




  L'iniziativa è molto semplice: per ogni blog che aderisce al progetto, "www.doveconviene.it", pianta un albero la cui produzione di ossigeno andrà a compensare le emissioni di anidride carbonica prodotte dal mio sito.




  Forse non tutti sanno che in media un sito internet si fa carico ogni anno dell'emissione di 3,6 kg di CO2, a fronte di ciò invece un albero è in grado di assorbirne fino a 5 kg all'anno. Il bilancio finale è a favore dell'ossigeno, il mio blog ne guadagna, l'ambiente ne guadagna e con lui tutti noi.




  DoveConviene tramite l'attività di distribuzione di volantini in formato elettronico si sta facendo portavoce di una nuova tendenza mirata alla diminuzione dell'utilizzo e spreco di carta per scopi pubblicitari.




 In 12 mesi di attività sono stati già piantati più di 1.000 alberi, ma l'iniziativa non si ferma qui e per i prossimi mesi la sfida lanciata è ancora più ardua: piantare altri 1000 alberi entro la fine di agosto. Se l'intento riuscirà altri alberi verranno aggiunti al computo totale come premio alla zelanza dei blogger italiani. Perciò partecipiamo tutti numerosi!




Per chi vuole approfondire nel dettaglio sull'iniziativa vi invito a visitare www.iplantatree.org.







Se vuoi partecipare clicca sul pulsante e segui le istruzioni.

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